Il gruppo stella 777
Ambra Gatto Bergamasco 1994-2019 Inizia a lavorare presso la Compagnia Sperimentale Drammatica di Ulla Alasjarvi e Beppe Bergamasco nella veste di attrice, relazioni internazionali, Curatrice di Festival ed eventi artistici. 1995 Collabora con la Galleria di arte contemporanea Paolo Tonin, Torino. 2003-2004 Collabora come coreografa curatirce per CSD ed Espace con Mallika Sarabhai e Darpana Performing Group ad Ahmedabad, Gujarat India. La via del Mito: spettacoli e residenze sotto il bando Ministeriale Residenze artistiche. 2003 Tour nazionale indiano con Darpana e Mallika Sarabhai: co-coreografa e curatrice 2011-2013: Butoh Festival Dublin: curatrice e co-direttrice 2014-2020: Fondatrice e curatrice per il festival Moving Bodies Festival - Butoh and Performance Art and Visual Video Art portando il festival in Scozia, Irlanda e Italia. Sponsor Ambasciata del Giappone, Mart Gallery Dublino, Irlanda, Espace Teatro Torino, Italia 2020: Versione online per pandemia 2015-2021 Direttrice Artistica del Teatro Espace - Curatrice di festival, mostre ed eventi culturali Gruppi: Le sorpresine selvagge con Simone Sandretti Alberto Trapani e Paola Falasco Curatela e azioni artisitche visive contemporanee 2016-2018 Moving Bodies Ensamble con Edegar Starke: presentano lavoro a NESXT Festival curato da critica dell’arte contemporanea Olga Gambari Publicazioni 2022 Notazione. Poesia e Danza Butoh. Ambra Gatto Bergamasco e Paolo Fichera. Studi 2001-2002 - management Culturale e Teatrale, SFX Dublino, Irlanda 2007 Laurea in Antropologia Culturale 2008 Specializzazione Antropologia Culturale Formazione Ricerca 2021-24 Dance Terapia Clinica, Lyceum Academy Milano, Italia 2023- Ricerca presso UCD Irlanda
Luca Motolese Zakamoto Si diploma come grafico pubblicitario all’Albe Steiner di Torino. Frequenta il Multidams (multimedialità e discipline dell'arte, della musica e dello spettacolo) di Torino e l’Université Stendhal di Grenoble FR. Fonda nel 1999, Engine Motore creativo agenzia multimediale. Lavora come Art Director e progettista in Engine e altre agenzie italiane ed estere fino al 2008. Fonda nel 2008, Bottega indaco con Ciro Palumbo a Torino. Fonda nel 2009, Atelier d’arte Zakamoto. Dal 2007 al 2025 lavora ad una serie di progetti artistici documentati attraverso esposizioni in Italia e all’estero, raccolte nei siti internet zakamoto.com e motolese.com Nel 2015 vince il premio internazionale B.ART, bando internazionale di arte pubblica di Torino. Nel 2016 vince, con Ciro Palumbo e Alessandra Carloni, il premio Fondazione esperienze di cultura metropolitana, Ecomuseo del freidano di Torino. Nel 2018 vince il 24° concorso nazionale d'arte contemporanea Satura Arte di Genova. Nel 2019 vince il 25° concorso nazionale d'arte contemporanea Satura Arte di Genova. Nel 2020 riceve la selezione di merito al Luxembourg art prize. Si occupano in diverse riprese del lavoro di Motolese, critici d’Arte e personaggi della cultura quali: Marcella Magaletti, Daniele, Isabella, Luca Atzori, Edoardo Di Mauro, Massimiliano Sabbion, Paolo Levi, Stefania Bison, Vincenzo Dalle Luche, Laura Colombini, Francesca Bogliolo, Elisa Basso, Fabio Carnaghi, Carlo Gavazzi, Nicola Davide Angerame, Rosanna Dell'utri. Il lavoro artistico di Motolese trova spazio su giornali e riviste, copertine di libri, televisione, cinema e altri media. Fonda nel 2023, LMC1 - Online project consultancy. Nel 2024 pubblica con la edizioni NullaDie, il libro Umano Disumano. Fonda nel 2024, l’associazione Made in Sansa, di cui è presidente. Diventa socio nel 2024 di ArtUp srl. Nel 2025 pubblica con la edizioni NullaDie, il secondo volume del libro Umano Disumano.
Riccardo Mantelli E' un artista e tecnologo creativo il cui lavoro intreccia tradizioni spirituali antiche e tecnologie digitali avanzate. La sua ricerca si colloca all’incrocio tra installazioni interattive, arte generativa, intelligenza artificiale e pensiero mistico, dando vita a un dialogo visionario tra saperi ancestrali e cultura digitale contemporanea. Attraverso un approccio che unisce codici, simboli sacri e pratiche elettroniche, Mantelli crea rituali interattivi e spazi immersivi in cui la tecnologia diventa strumento di introspezione spirituale e connessione collettiva. Ispirato dalle geometrie mistiche della tradizione araba, ebraica e persiana, il suo lavoro propone un linguaggio contemplativo del digitale, in cui matematica, cosmologia e codifica artistica si trasformano in atti viventi di creazione e ricerca interiore. Le sue opere, esposte a livello internazionale, invitano il pubblico a vivere la tecnologia non come semplice mezzo funzionale, ma come portale per l'esplorazione spirituale e luogo di riflessione condivisa. Parallelamente alla sua attività artistica, Mantelli è docente presso Domus Academy e NABA Milano (dal 2005), dove esplora le connessioni tra arte, tecnologia e pensiero umanistico, contribuendo al dibattito internazionale sui rapporti tra intelligenza artificiale, estetica e spiritualità. Negli ultimi anni ha sviluppato una serie di progetti espositivi e performativi che indagano il rapporto tra tecnologia, spiritualità e cultura contemporanea. Tra questi, Cosmic Interplay (2024), una scultura dati interattiva sui legami tra dati e cosmo realizzata per il CRIF BO-OM Knowledge Hub di Bologna in collaborazione con Universe Everywhere Ltd; Haptik K (2023), un progetto sui tessuti interattivi basati su NFC, presentato alla Paris Fashion Week insieme a Kenzo Terada; Echoes Beneath the Veil (in corso), una performance che esplora l’incontro tra spiritualità e cultura digitale. Ha esposto in sedi prestigiose, tra cui Triennale di Milano, Forte di Bard, World Natural Forum UNESCO (Aletsch Campus), e ha partecipato a ricerche e conferenze internazionali, come la Design Research Society Conference al Guggenheim Bilbao (2022). Nel 2021 fonda a Londra Universe Everywhere Ltd, studio dedicato all’integrazione tra AI, arte e pratiche generative. E’ direttore artistico dell’Associazione Culturale EIA Exploring Artificial Intelligence in Art a Cagliari. Dal 2016 approfondisce lo studio delle tradizioni sapienziali e della geometria sacra presso la Royal Foundation School of Traditional Arts (Londra) e l’Institute for Mediterranean Studies (FORTH). Attualmente (2025) è impegnato in progetti di interaction design e scenografie digitali per il tour europeo di Jean Michel Jarre e Faithless, e in una collaborazione con Joan Thiele e lo studio Il Prisma, dedicata ai rapporti tra natura, suono e architettura. Il lavoro di Mantelli affonda le sue radici nello studio di: Geometria sacra e simbolismo matematico Cosmologia mistica e algoritmi generativi Intelligenza artificiale e spiritualità umana Tradizioni esoteriche islamiche, ebraiche e persiane (con particolare riferimento a Ibn ʿArabi, alla Qabbalah e al Sufismo) Filosofie contemporanee della tecnologia, dell'immagine e della condizione post-digitale
Gio Montez Giorgio Capogrossi, in arte “GIO MONTEZ”, nasce il 12 Novembre 1987 a Roma. Frequenta la 12.Classe presso l'istituto Heinrich-von-Gagern-Gymnasium a Francoforte sul Meno; consegue la maturità scientifica presso il liceo s.s. Amedeo Avogadro di Roma nel 2006. Viaggia per due anni in Europa occidentale, America latina ed Australia. Rientrato in Europa si stabilisce in Germania, a Francoforte sul Meno, dove partecipa a numerose iniziative culturali riscuotendo i primi significativi riconoscimenti come artista. La sua attività curatoriale inizia nel 2011. Per qualche anno lavora come assistente dell'artista interdisciplinare Miroslaw Macke, Meisterschueler di Hermann Nitsch, interessandosi all'Azionismo Viennese ed ai suoi sviluppi nelle seconde e terze generazioni. Nello stesso anno viene nominato membro del consiglio direttivo della Kunstverein Familie Montez ed è coinvolto in alcune mostre presso importanti istituzioni come il Museo das Haus der Stadtgeschichte di Offenbach, il Museum fuer Moderne Kunst, Biennale della Lichtkultur, Museum fuer Angewandte. Nel 2012 cura la Mostra “Fragile Helden” presso il Kunstverein Familie Montez e viene successivamente selezionato dal Dr. Markus Frings, Direttore della Haus der Stadtgeschichte di Offenbach a.M. per partecipare al progetto itinerante “Kunsthallen Offenbach” e rappresentare nella mostra “Neue Welten” le ultime tendenze dell'arte contemporanea Europea. Nello stesso anno si trasferisce a Roma dove inizia un progetto gemellato con il Kunstverein Familie Montez di Francoforte costituendo l'Atelier Montez, di cui è Presidente e Direttore Artistico. Atelier Montez nasce dalla rigenerazione di un relitto urbano dismesso nella periferia storica di Roma Pietralata e rappresenta oggi uno dei poli di arte contemporanea più attivi ed energici della Capitale, ottenendo importanti riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale (vincitore nel 2018 del Premio “Creature – esperimenti d'arte in laboratori urbani” assegnato da Open City Roma). Nel settembre 2012 cura per la Fondazione Ducci la mostra d'arte del giovane emergente Osvaldo De Grazia presso il Palais El Mansouri a Meknés (Marocco). L’anno successivo inizia a collaborare assiduamente con la Fondazione Ducci, promuovendo importanti iniziative per la sezione Arte della stessa. Co-curatore della rassegna “IncontriFès 2013” promossa dalla Fondazione Ducci, il C.I.D.I. Fes e la Fondazione Esprit De Fes; per l’occasione realizza “Le Nouvelle Palmeraie” che fu la sua prima esposizione personale di scultura, presentata da Claudio Strinati presso il Palais Dar Tazi, sede istituzionale della Fondazione “Esprit de Fes”, in Marocco. Oggi l’installazione è in ferma permanente presso il piazzale esterno della Bibliotheque National di Rabat, accolta come dono alla città di Rabat e simbolo del dialogo fra le diverse culture del Mediterraneo. Nello stesso anno cura la mostra personale “Banners” dell’artista Turi Sottile presso Atelier Montez, Roma. Tra il 2014 e il 2015 sviluppa importarti collaborazioni artistiche con l’A.C. Premio Centro di Soriano nel Cimino e cura la mostra personale “Archipitture” dell’artista Claudio Meli presso Atelier Montez, Roma. Nello stesso periodo è impegnato nella missione “ART-Eco” della Comunità Europea, in cooperazione con il Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli e con la Fondazione Ducci, per eseguire uno scouting della scena artistica cubana e contribuire allo sviluppo della cultura indipendente presso l'Avana. Nel 2016 partecipa alla rassegna CINEFORUM organizzata dal Professore di Psichiatria Gabriele Cavaggioni e lavora a progetti artistici con Vitaldo Conte e Giancarlo Carpi. Nel mese di ottobre dello stesso anno, in occasione della Roma Art Week, Gio Montez cura “A porte chiuse” progetto interdisciplinare che da vita ad una situazione che è al tempo stesso scena, galleria espositiva e spazio vitale. Nel 2017 progetta e cura “PIETRALARTE” Festival di performance e Art-street, promosso nel quadro dell'Estate Romana dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale. Nel 2018 produttore della mostra “Il Corpo con le Ali – Da Edward Muybridge a Dirk Baumanns” presso la galleria Futurism & Co. Di Roma curata da Giancarlo Carpi In estate cura “PIETRALARTE 2018”, II edizione del Festival di performance e Art-street. Nello stesso anno Gio Montez suggella il legame tra il Teatro Internazionale di Francoforte e Atelier Montez con un evento dedicato alla performance e alla recitazione, seguito da un programma di gemellaggio iniziato nel 2019 ed oggi ancora in corso. Nel 2019 direttore artistico delle rassegne artMED ed artSTREET per Atelier Montez, che si sviluppano in forma di residenze d’artista con seguente mostra estemporanea. Nella primavera del 2019 Gio Montez presenta “Otia a Soriano”, progetto multidisciplinare che prevede tre giorni di performance artistiche presso il Palazzo Chigi-Albani di Soriano nel Cimino e l'adiacente Fonte Papacqua. Nell’ottobre 2019 cura la mostra Nitsch e il Suo doppio - Concerto d'organo di Hermann Nitsch, presso il Forum Austriaco Di Cultura di Roma e preso l’Atelier Montez. Nel 2020 curatore del progetto Be**pART, la mostra d’arte collettiva più grande di sempre